Il Prete di Tutti e Per Tutti

Il prete di tutti e per tutti

Non ho aneddoti specifici da raccontare su don Mario Porri, posso invece ricordare con nitida memoria qual'è stata la mia prima impressione quando lo conobbi per la prima volta, in una adunanza del Clero.

Siamo agli inizi degli anni '60, il Concilio Vaticano II non era ancora iniziato.

La nostra Diocesi era ancora piccola, si chiamava: Orte-Civita Castellana-Gallese.

I sacerdoti si riunivano bimestralmente o nel salone dell'Episcopio di Orte o di Civita Castellana.

Ci conoscevamo tutti, essendo in pochi, e tra quelli che allora "contavano", vi era un certo don Mario di Vasanello, che spesso prendeva la parola e che da tutti si faceva ascoltare con vivo interesse.

Il motivo era semplice: le sue iniziative pastorali non solo erano molteplici, ma in un certo senso precorrevano i tempi.

Ora sarebbe troppo lungo elencarle tutte, mi auguro che altri lo facciano, per il bene di Vasanello.

Mi limiterò invece a ricordare tre aspetti o piani pastorali che don Mario già sosteneva e praticava nel suo paese:

1) - La sollecitudine per la scuola materna e per la scuola media;
2) - La formazione religiosa e civile dei giovani;
3) - Il contatto diretto e personale con ogni membro dei singoli nuclei familiari.

Il popolo vasanellese gli riconosceva non solo il suo specifico ruolo di guida spirituale, ma anche una capacità organizzativa che si concretizzava sia nel settore ricreativo e sportivo, come pure in quello produttivo artigianale, assai richiesto, per la prima occupazione giovanile.

Lui stesso amava definirsi: "prete di tutti e per tutti".

Il suo posto era quello di stare in mezzo alla sua gente. E così, in questa lunghezza d'onda lo sentivano tutti i fedeli di Vasanello, perchè tutti lo potevano ogni giorno avvicinare, ascoltare e seguire i suoi saggi consigli.

Per tutti era un amico e un padre.

Questa è stata l'impressione che io ho avuto in quei miei primi incontri sacerdotali, e che è stata poi ampiamente riconfermata in seguito, fino agli ultimi giorni della sua vita.

Per tali motivi, proprio perchè non venga mai meno la memoria di un così benemerito e amato concittadino, oso sperare che la Pubblica Amministrazione Comunale di Vasanello, come atto di perenne riconoscenza, voglia intitolare una strada o una piazza a questo suo illustre figlio, il quale, come Parroco e come Cittadino, ha profuso tutte le sue migliori energie per lo sviluppo e il vero bene di Vasanello.

Don Giuliano

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