L'ornello
Come viti siamo
cresciuti
vigorosi sotto la tua ombra.
Hai voluto le nostre radici
affondate con le tue,
là dove trovano ancora
nutrimento.
Con trilli di usignoli,
abbiamo germogliato con te
nell'ebbrezza di tante primavere,
ed i nostri tralci, lentamente,
si sono aggrappati alle tue robuste fronde;
tu, duro, severo, ci hai ancorato
allo stormir del vento deviante.
Poi un'ascia ti ha reciso.
Abbiamo vacillato al cadere delle ramaglie,
testarde fino all'estremo servizio......,
possiamo stare in piedi da soli,
i tuoi lunghi cordoni di fede
ancora ci sostengono,
dal tuo calice ricolmo sotto la nuda terra
sale ai nostri virgulti
vertiginosa linfa,
le nostre braccia protese
seguono l'impronta del tuo scheletro.
Resterai più a lungo
della tua ricca stagione.
A. S.
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