Breve estratto dei
testi trascritti per la trasmissione in TV
Ho visto quel
signore stamattina, verso le dieci, lì davanti a Cleto
s'avvicina, e, tra il burbero e il faceto,
me fa: senti maschie, ndove sta il comune?
E dopo che jò detto dove stava, pija su un fagotto grosso grosso,
fatigando a pù non posso,
riva ne la sala consiliare e te se piazza lì.
Sai dimme tu che c'è venuto a fa'?
Quanto capisci poco,
ma quanto sei arretrato!
Vedi, quel macchinone è la telecamera de la televisione.
Mbè, ma che è
venuta a fa?
E' venuta a vedè sto paese e vò sapè come se chiama,
da quanto tempo esiste ed altre notizie.
Allora tu che sei
istruito, tu che sei saputello
dì quel che sai del nostro paesello.
Vasanello !
Questo gentil paese ha origini remote,
vi abitaron gli etruschi giunti da terre ignote:
Poi venne il legionario, l'etrusco fu umiliato
presso quel lago piccolo Vadimone chiamato.
Fu stazio romana e fu presidio forte,
bene se stava allora entro sue mura e porte.
Venne tra nostra gente sotto Diocleziano,
fior di Germania, Lanno, un giovane cristiano;
cadde per la sua fede, cadde col capo prono
e il popolo lo elesse speciale suo patrono.
(Bassanello tua patria ecc.)
E' la più bella
cosa, è il fiore tra i fior più bello
che racchiudon le mura di questo paesello.
Poi con l'andar del tempo sugli idoli pagani
due gemme impareggiabili sorsero per i cristiani,
S. Salvatore col campanil superbo,
vanto per l'altro Lazio,
Santa Maria, gioiello architettonico
per questa gente pia.
E sorse ancor il castello con le sue quattro torri,
difesa validissima dai barbari invasori.
Or non più Bassanello, Vasanello è chiamato
sai dirmi tu il perché?
No !
Neanche io, ma so
pur dir ben altro.
3000 son le anime chiuse tra queste mura
e questa gente è dedita solo all'agricoltura.
La terra ch'è feconda produce grano tanto,
quando mieton le spighe tu senti questo canto
(o meto, mero...)
E quando poi d'agosto si va per le nocciole
solenne in su l'aurora cantan le nocchiarole
(fiore le nocchie ecc. ecc...)
E allor che il sol matura i grappoli dell'uva
lieto s'innalza il cantico dal piano e dall'altura
(la bariletta ecc. ecc...)
Con questi bei
prodotti che il suolo pur ci dà
viviamo noi felici fino alla tarda età.
Non sol la bariletta, pur la mia gola è asciutta,
dammi un bicchier di vino, brindo all'Italia tutta.
Ecco signor la storia del mio paesel natio
e con ciò vi diciamo: arrivederci addio.
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Appendice
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