LA
SCUOLA "ARTIGIANA TERRECOTTE"
La buona condizione esistenziale di Francesconi genera, nell'artista, la voglia di
dedicarsi a
tempo pieno all'attività ceramica e di coinvolgere in questa sua esperienza i giovani vasanellesi:
il 13 marzo 1952 indirizza una convincente lettera al sindaco di Vasanello, nella quale
chiede, in
sostanza, l'autorizzazione e l'aiuto per far risorgere l'arte della ceramica, con
l'organizzazione di
una scuola artigiana. Le parole che Francesconi usa sono estremamente significative e
meritano
di essere riportate quasi per intero: "... mi propongo di far rivivere qui
l'industria artigiana... Il compito è difficile... non basta la buona volontà e la competenza di un modesto artista,
occorre l'appoggio morale, la cooperazione tecnica, la capacità amministrativa di persone che al pari
di me, comprendano la necessità di impedire che muoia la millenaria industria delle
terrecotte, qui, nel
paese che ne fu la culla; di combattere con essa la disoccupazione... di togliere
dall'ozio e dalla
strada i giovanotti i quali... arricchiranno la mente di cognizioni utili... Di queste
persone consapevoli dei doveri sociali e dotate di senso artistico, vorrei costituirne un comitato... per
ottenere a Vasanello l'istituzione di un 'Cantiere scuola per l'arte della ceramica', arte
che comprende la vasta produzione delle terrecotte, dal pentolone ai vasi da fiori, dai laterizi alle
statue...".
L'iniziativa ebbe successo, come testimonia tra l'altro una foto del 1956 relativa al
"Corso di
addestramento della ceramica" (Fig. 42): sullo sfondo appare la scritta "Scuola
artigiana terrecotte"
ed il numero dei giovani ritratti lascia trasparire il buon esito dell'impresa.
Fig. 42 - Vasanello
Corso di Addestramento per la Ceramica - 1956
l'Ex Scuola Artigiana
Terrecotte (Oggi)
© Copyright Foto - Andrea Di Palermo (Foto d'Archivio)
La scuola era ospitata nei locali "del Cavaliere" e durò alcuni anni, durante i
quali si propose
come centro vitale di formazione artigianale ed artistica; l'insegnamento artistico e
teorico era tenuto da Francesconi, mentre la parte essenzialmente pratica era svolta da un
"cocciaro" vasanellese.
Il fine conferito alla scuola permise la realizzazione di lavori non destinati soltanto al
mercato
dell'arte ma anche al più diffuso commercio degli oggetti d'uso; la loro qualità fu,
infatti, molto alta,
nello spirito della tradizione artigianale antica, che vedeva i prodotti distinti soltanto
dalla buona esecuzione, più che dall'appartenenza ad estrinseche categorie.
Dalla scuola uscirono stoviglierie di buon livello tecnico ed estetico (Fig. 43), vasi di
diverse
fogge e stili (Figg. 44-46), elementi decorativi eseguiti con grande perizia tecnica e
compositiva
(Fig. 47).
Fig. 43 - Alzata
e Vassoio
Modellati e Decorati a Motivi Floreali - (Maiolica)
Fig. 44
Vaso
Biansato
Dipinto con Cineserie
(Maiolica)
|
|
Fig. 45
Vaso
Biansato e Modellato
Decorato con Puttino e Fiori
(Maiolica)
|
Fig. 46 -
Vasi in Terracotta
Fig.
47 - Elemento
Decorativo con Sirena e Motivi Vegetali
(Terracotta)
La scuola, quindi, aveva confermato il desiderio di Francesconi di procedere nel difficile
campo dell'esperienza artistica e di coinvolgere in tale iniziativa i giovani, in una
sorta di perpetuità rigeneratrice.