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La Deputazione Festeggiamenti Classe 1968 all'atto dell'insediamento ha voluto fare un preciso intento ed una specifica scelta di programma: quella di convergere buona parte delle proprie attività, energie e risorse (che poi sono quelle di tutta la popolazione) sul recupero del patrimonio storico-religioso di Vasanello. In un mondo che si va sempre più globalizzando, noi siamo andati alla ricerca delle nostre specificità proprio per sentirci ancor più legati ad una comunità che non vuol perdere la propria identità culturale. Le feste sono ancor più vive se ancorate alla storia ed alle tradizioni. Il nostro paese sotto questo aspetto ha una millenaria vocazione religiosa che vorremmo con il vostro aiuto valorizzare quanto più possibile. Non poteva mancare quindi un pensiero alle Confraternite che sono state impulso, riconoscimento, coesione e vita di intere generazioni. Basti solo ricordare che molti dei nostri bisnonni hanno voluto essere seppelliti con il camice confraternale. Per la fine del nostro mandato vorremmo aver rinvigorito le cinque principali confraternite che hanno storicamente operato: Confraternita della Disciplina Confraternita del SS. Rosario Confraternita del SS. Sacramento Confraternita della Misericordia Confraternita di San Lanno Ci auguriamo di incontrare le vostre aspettative ed attendiamo da voi tutti quei suggerimenti che riterrete più opportuni e di cui faremo sicuramente tesoro. La Deputazione Festeggiamenti Classe 1968 Notizie Storico Religiose sulle Confraternite
Cartolina Postale con Foto
Raffigurante la Processione in Onore del Protettore S. Lanno Martire
Confraternitas Disciplinae
La Compagnia della
Disciplina, o dei Disciplinati, conosciuti anche con il nome di Battuti o della
Frusta, per l'usanza di flagellarsi in pubbliche processioni di penitenza, aveva
anticamente l'oratorio nella chiesa dì S. Sebastiano, eletto patrono dei
disciplinati per le torture fisiche subite durante il martirio; chiesa che in
documenti medioevali veniva chiamata propriamente S. Sebastiano de'
disciplinati, Sullo stendardo, in analogìa con quello del Gonfalone di Roma dove effigiati sono i santi Pietro e Paolo, abbiamo voluto rappresentare oltre alla Madonna dei Raccomandati, san Sebastiano, quale patrono dei disciplinati, e san Rocco per i flagelli del corpo e della peste di cui è santo protettore. La croce adottata dalla Confraternita è simile a quella trinitaria, però con i colori invertiti: fondo azzurro, braccio orizzontale rosso e braccio verticale bianco o viceversa, non importa in quale sovrapposizione: - il rosso quale colore della Passione del Signore, - il bianco come colore dell'illibatezza di Maria e - l'azzurro in quanto colore dell'Eternità.
© Copyright - Foto di Andrea Di Palermo (Gen. 2008) Die xix Martij 1571. In
castro Bassanelli .................... .................... Secunda Visitatio Terrae Bassanelli - Die 25-26 Aprilis 1726. .................... De Ecclesia SS.
Fabiani et Sebastiani
Confraternitas SS. Rosarii
Nel XV secolo si diffuse dappertutto la pratica mariana del Rosario, cioè
corona di rose, omaggio alla Vergine di preghiere trasfigurate poeticamente
in fiori. La devozione alla Madonna era cresciuta a partire dal XII secolo per
opera dì San Bernardo. Dopo dì lui, Domenico di Guzman ed i suoi frati
divulgarono una pratica specifica, consistente nell'Ave ripetuta molte volte,
accompagnata da meditazioni evangeliche e lodi tratte dall'antico testamento:
quelle che poi erano diventate le litanie. Chiamata dapprima Salterio
e anche Vangelo dei poveri, la devozione prese poi il nome di Rosario a
cui si intitolarono confraternite mariane. sorte dapprima nel Nord Europa, e vìa
via moltiplicatesi in tutto il mondo cristiano.
L'attività della Confraternita era essenzialmente rivolta alla venerazione della
Madonna ed alla pratica della recita del Rosario, un pio esercizio così come
promosso in origine ed in modo singolare da S. Domenico. I Confratelli si
dedicavano anche ad opere caritatevoli, quali l'assistenza agli infermi, ai
poveri e l'accompagnamento dei defunti alla sepoltura. In alcuni oratori era
possibile ammirare i "tondini", piccole tele raffiguranti le scene dei quindici
"misteri" gaudiosi, dolorosi e gloriosi del Rosario. Elenco delle figliole: Sorveglianti: Eufrosina Maracci, Maria Mariani, Giovanna Antonelli, Marianna Fabiani. Infermiere: Lia Pace, Vittoria Mariani, Ascenza Fuccellara. Sagrestane: Annunziata Scarelli, Giustina Cicogna, Assunta Pieri. Cassiera: Aurelia Porri. Regina Petrucci, Giacinta Lannaioli, Vittoria Maracci, Santa Libriani, Vittoria Fochetti, Francesca Fochetti, Anna Modesti, Ascenza Fuccellara,Lucia Quadracci, Filomena Mariani, Dolcissima Maracci di Gio, Dolcissima Mariani di Vin.o, Santa Brogi, Anna Maria Creta, Anna Maria Brogi, Barbera Maracci, Carolina Pieri, Flaminia Paolocci, Pascasia Maracci, Domenica Petrucci, Colomba Paolocci, Geltrude Mariottini, Speranza Paolocci, Anna Pieri, Domenica Libriani, Santa Creta, Filomena Innocenzi, Solome Creta. Die xix Martij 1571. In castro
Bassanelli .................... .................... Secunda Visitatio Terrae Bassanelli - Die 25-26 Aprilis 1726. ....................
Confraternitas SS. Sacramenti
Le Confraternite del SS. Sacramento, nate nel Medioevo, ma largamente diffuse nel '500 anche per reazione agli attacchi protestanti contro l'Eucarestia sono di carattere esclusivamente devozionale, finalizzate principalmente all'adorazione del SS. Sacramento, ma anche con impegni di solidarietà e fraternità e con seri propositi di vita cristiana, ed anche a Bassanello la Confraternita aveva tale caratteristica. Di essa facevano parte pochissimi componenti; era, forse, una compagnia costituita dai principali notabili del paese e che rivestivano particolari cariche nella vita sociale, civile e religiosa; forse negli ultimi anni era proprio costituita da prelati e loro famiglie; se consideriamo poi la riduzione progressiva delle cariche religiose all'interno della nostra comunità, e quindi dì famiglie che ne potessero tramandare i segni ed i compiti propri della appartenenza ad essa, è facile comprendere come non vi siano particolari tradizioni che siano sopravvissute.
La pratica devozionale più comune, diffusa dai francescani e collegata alla
Passione e morte di Cristo, era quella della adorazione prolungata
ininterrottamente del Santissimo Sacramento per quaranta ore, ossia le
"Quarantore". Col titolo Oratio quadraginta horarum, veniva praticata dai
Battuti dì Zara già prima del 1214, e voleva ricordare le 40 ore in cui Cristo
giacque nel Sepolcro e comportava la deposizione dell'Ostia in un altare
preparato sottoforma di sepolcro. Nel 1537 San Carlo regolò e prescrisse le
Quarantore in tutta la sua diocesi. La pratica venne diffusa particolarmente a
Roma da san Filippo Neri (Firenze 1515, Roma 1595). A Bassanello aveva forse in carico l'istruzione religiosa dei bambini suscitata dal Concilio di Trento che aveva prescritto ai vescovi "Almeno nei giorni festivi i fanciulli di ogni parrocchia siano diligentemente istruiti sui rudimenti della fede e sull 'obbedìenza a Dìo ed ai genitori". La compagnia ebbe un promotore geniale e tenace in San Carlo Borromeo; la sua diocesi di Milano contava 740 scuole, con 1999 ufficiali, 3400 operai e 40098 fanciulli. Strettamente legate a questo culto dell'eucarestia sono le processioni, quasi un ridotto pellegrinaggio del popolo di Dio, oltre che una pubblica e solenne professione di fede, tanto più significativa ed eloquente quanto maggiore e diffusa l'incredulità e l'ostilità alla fede. In epoca più recente, agli inizi del nostro secolo, nascono i congressi eucaristici nazionali ed internazionali: un largo appuntamento di fedeli intorno all'eucarestia ed insieme una opportunità per studiare ed approfondire il significalo dell'eucarestia nella vita della Chiesa. Forse avevano anche quella della assistenza ai dimessi dagli ospedali, antesignana dell'assistenza domiciliare. I confratelli della confraternita ìn genere portavano sacco e mantellina rossa; in Vasanello è stata cambiata in sacco bianco e mantellina gialla per non confonderla con quella di San Lanno. Varie sono le scritte che riportano gli stendardi di questa confraternita come quelle legate in modo specifico all'Eucarestia "Hoc est enim corpus meum" oppure più generali come "Dilaceratus Corpore Infractus animo resistit". Die xix Martij 1571. In castro
Bassanelli .................... Secunda Visitatio
Terrae Bassanelli - Die 25-26 Aprilis 1726. .................... .................... .................... ....................
Confraternitas Misericordiae
"Se stendi la mano per
donare, ma nel cuore non hai Sant'Agostino
Correva il tardo medioevo quando "alcuni hommini caritativi, timorati di Dio e di molta pietà" vedendo che molti poveri nelle campagne, restavano insepolti e in pasto agli animali, decisero di riunirsi in Confraternita con lo scopo principale di dare ai cadaveri cristiana sepoltura. Nacque così la Confraternita di San Giovanni Decollato, chiamata popolarmente della Misericordia in quanto, allo scopo principale, si aggiunse quello di attuare tutte le opere di Misericordia sia materiali che spirituali a favore delle persone bisognose di aiuto e conforto. La Confraternita, che fin dalle sue origini aveva sede nella chiesa di Sant'Angelo era intitolata anche alla Madonna della Misericordia. La compagnia, che presumibilmente aggregava anche i confrati della Buona Morte che vestivano sacco e cappuccio nero, aveva forse l'Oratorio nel locale-sacrestia dietro la Chiesa con ingresso in Via dell'Arco Gentile. Il bell'affresco di pregevole fattura rappresentate la Pietà, che ancora vi spicca e purtroppo penosamente ridotto, ha tutti gli elementi per poter rappresentare le finalità di assistenza al trapasso umano prerogativa della Confraternita. Da alcuni documenti risulta che nel 17° secolo nella Chiesa di S. Angelo aveva sede una Confraternita di S. Maria di Costantinopoli, con annesso altare dedicato alla stessa Madonna e va rilevato che in molti casi la Confraternita della Misericordia è detta anche di S. Maria di Costantinopoli. La Confraternita di Vasanello è risultata sempre aggregata alla Arciconfraternita di San Giovanni Decollato di Roma. La Compagnia gestiva un annesso ospedale ed una casa ospizio per pellegrini e forestieri, quello che nel medioevo era uno Xenodochio, che in greco rivela appunto il significato primitivo di ''ricovero per ospiti stranieri". L'accostamento della Compagnia a San Michele Arcangelo (sant'Angelo), è dovuto al fatto che il santo è considerato da sempre il pesatore delle anime e per questo è rappresentato con la bilancia. E' anche ìl santo psicopompo, colui che accompagna le anime nel passaggio nell'aldilà e per questo è rappresentato con la spada quale difensore delle anime dalle grinfie del diavolo che vorrebbe trascinare negli inferì ad ogni costo. Altro elemento da non trascurare è che in prossimità della chiesa di S. Angelo si trasferì nel medioevo, e non sappiamo per quale ragione, la famiglia fiorentina dei Gentili che poi ha dato il nome alla via ed all'area adiacente Avendo "Le misericordie" avuto origini proprio a Firenze, tutto lascia supporre che fosse stata proprio tale famìglia a concorrere per originaria istituzione della Confraternita. Nella maggior parte dei casi i confrati indossano una mantellina nera con bordo giallo, cordone bianco, una cappa completamente nera, con un rosario che cinge la vita. Sulla schiena penzola un cappuccio a punta, con due buchi per gli occhi. Al rientro negli oratori, i fratelli si riuniscono in raccoglimento e dopo un Pater, un Ave ed un requiem, il caposquadra congeda i compagni con la tradizionale formula: "Che Dio ve ne renda merito"; tutti rispondono: "Anche a lei". Le Misericordie sono oggi in ogni angolo d'Italia, oltre seicento con oltre 670.000 iscritti e 2500 automezzi, di cui molti attrezzati con medico a bordo. Da oltre 750 anni le Arciconfraternite della Misericordia operano sostenute incessantemente dal costante contributo di solidarietà e di personale sacrifìcio degli iscritti, paghi solo del messaggio fraterno di Gesù "Ama il prossimo tuo come te stesso...fa questo per amore di me".
Die xix Martij 1571. In castro Bassanelli .................... ....................
Confraternitas Sancti Lanni
Quando fosse stata istituita la Confraternita non è dato sapere. Da un documento del 1584 risulta che la Societas S. Lanni, nella chiesa di S. Maria, era associata ad un altare allora presente e dedicato a S. Leonardo. Sappiamo di certo che esisteva già nel 1634 in quanto nella solenne traslazione del Sagro, Prezioso e Venerabile Corpo del Gloriosissimo S. Lanno Martire, sopra ricco e bene addobbato feretro, elevato in aria, si parla che ".. due attuali Priori, li Signori Romolo Pizzinelli e Vincenzo Tretta, e vicendevolmente altri Priori allora residenti" sostenevano nobile Baldacchino. Una delle tre chiavi della Cassa di piombo, sigillata con il Marco del Vescovo Gozzadini, e posta in altra Cassa di cipressodorata, venne consegnata alli Sig. Priori pro tempore. Una delle due chiavi della grata di ferro che racchiudeva la Cassa sotto l'Altare del Santo Martire venne consegnata alli Signor Priori con espresso ordine di non aprirsi, senza le necessarie facoltà. I Deputati, o siano essi Signori, solevano ogni anno estrarsi a sorte per la solenne Festa del Santo Martire. Non solo ma nel 1628 l'apertura del sepolcro di san Lanno venne fatta dall'allora arciprete di S. Maria, don Sebastiano Pollioni e da Pietro Fabiani come priore della Confraternita di San Lanno. Un importante documento scritto è l'Inventario della Cappella e Compagnia di S. Lanno prot.e di Bassanello del 1726, stilato dal Procuratore eletto dalla comunità. La Compagnia di S. Lanno possiede una chiesa rurale poco lontano dalla terra di Bassanello per la strada di Orte la quale fu edificata dalla comunità e popolo l'anno 1543 come è notato in piè di Cappella edificata in memoria che in detto sito fu tagliata la testa a S. Lanno d'ordine di Diocleziano imperatore. La chiesa ha una campanella e l'altare è mantenuto di suppellettili dalla Compagnia che è stata aggregata alla Confraternità della Trinità di Roma come aggregazione spedita il 28-02-1704; esce per le processioni con la veste rossa monca e linternoni e lo stendardo in comune con la Compagnia della Disciplina. Osservo altresì, che il popolo di Bassanello da tempo antichissimo, istituì una Compagnia di zelanti confratelli vestiti di Sacco rosso indicante il Martirio del Santo, a servirlo, onorarlo, ed assisterlo in tutte le occorrenti circonstanze. Questa Compagnia sin dal 1704, sotto il giorno 28 Febraro fu aggregata al Ven. Archiconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini di Roma, onde oltre i privilegi, può ogni fratello degnamente portandosi, partecipare di tutto quel bene, meriti, ed indulgenze concesse alla stessa Ven. Archiconfraternita. Li antichi confratelli li trovo divoti, fervorosi, e zelanti verso il loro S. Martire, se li presenti conservino lo stesso zelo, e fervore ogn'uno potrà facilmente deciderlo da se stesso, riflettendo sulla propria condotta. I congregati, come i penitenti di S. Filippo, vestivano saio rosso come lo scapolare e il cordone, si dedicavano essenzialmente ad opere spirituali, alla frequentazione dei sacramenti e recita delle orazioni, all'assistenza dei pellegrini. Chi entra nella Compagnia di S. Lanno aggregata come sopra, nel primo giorno del suo Ingresso, se pentito, Confessato e Comunicato, pregherà per la salute del sommo pontefice, per la concordia tra i Principi Cristiani, per l'Estirpazione delle Eresie, e per l'Esaltazione della Santa Madre Chiesa, acquista Indulg. Plenaria. In punto di morte se Confessati, e Comunicati, e non potendo, almeno contriti, invocaranno il Santissimo Nome di Gesù, e non potendolo colla bocca, almeno col cuore, acquisteranno Indulgenza Plenaria. Confessati, e pentiti, se una volta al mese si Comunicheranno, e pregaranno come sopra, acquistaranno sette anni, ed altrettante quarantene d'Indulgenza. Accompagnando alla sepoltura li Defunti Confratelli, lucreranno cento giorni d'Indulgenza. Accompagnando il Santissimo Viatico quando si porta agl'Infermi, e pregando per i medesimi, acquisteranno cinque anni, ed altrettante quarantene d'Indulgenza. Sigla: PIEUS Piazza, Carlo Bartolomeo [7 dic. 1584, 10v-11v] .................... Secunda Visitatio Terrae Bassanelli - Die 25-26 Aprilis 1726. ....................
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