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Nel passato le feste erano tante: ogni occasione era buona per far baldoria ed i nostri antenati non se la lasciavano certo scappare. La vita ed il lavoro ne seguivano il ritmo: " Che non si
mieta prima di S. Giovanni " ordinava lo Statuto di Bassanello nel 1500, e la tradizione popolare ancor oggi ricorda: " Per Santa
Caterina la bianca e la nera " " Per S. Giovanni 'na spiga annanzi, per S. Pietro cureje dereto " Oggi il progresso e la meccanizzazione dell'agricoltura hanno fatto perdere a molte ricorrenze il il sapore genuino della festa paesana. Ripercorriamo l'arco dell'anno per ricordare le feste di un tempo e confrontiamole con quello che avviene ora.
La
Befana Gli uomini giravano per i casali chiedendo doni e cantando la "pasquarella". La tradizione è continuata ancor oggi da nugoli di ragazzi che hanno sostituito il registratore alla fisarmonica e battono il paese palmo a palmo.
© Copyright Foto - Andrea Di Palermo (Gen. 2008)
Sant'Antonio
Abate E' la festa che più mantiene l'antico carattere popolare. La sua organizzazione una volta era affidata ad un gruppo di volontari (i signori di S. Antonio), che si autotassavano per tutto l'anno, oggi invece tale compito è affidato ai componenti della Classe che compie 50 anni. Il programma è quasi sempre lo stesso, ma soddisfa la popolazione. Di primo mattino c'è la benedizione delle sementi e degli animali; a mezzogiorno, dopo la messa si innalza un pallone aereostatico e si benedicono cavalli e cavalieri. Nel pomeriggio giochi popolari; corsa degli asini, gara della pentolaccia, corsa con l'uovo o con i piatti, tiro alla fune, albero della cuccagna etc. Fin dalla vigilia viene acceso un gran fuoco sul sagrato della chiesa e per tutta la notte e la giornata successiva i signori lo alimentano in continuazione (fuoco fiacco, fiacca la festa). A tutti i presenti viene offerto vino a volontà e panini imbottiti, mentre la banda, che partecipa in tenuta "informale", suona allegre marcette. Fino a poco prima dell'ultima guerra i signori acquistavano un maialino che veniva lasciato libero per il paese ed era alimentato da tutta la popolazione (ancor oggi i bambini che vagano presso famiglie di parenti e amici, scroccando pranzi e merende, sono affettuosamente chiamati "Porchetto di S. Antonio"). L'anno dopo il maiale era venduto e con il ricavato si organizzava la festa.
Nelle Foto Inizi del 1900 - Una Festa di S. Antonio Abate
Nelle Foto Festa di S. Antonio
Abate del 2008 Carnevale Tre o quattro giorni prima del martedi grasso, giravano per il paese alcuni volenterosi con la bussoletta, chiedendo offerte per le anime sante del purgatorio. L'ultimo giorno raccoglievano an_ che offerte in natura (caratteristici erano i ramoscelli d'ulivo conservati con tutti i frutti). Tutte le offerte erano poi vendute all'asta durante il "banno", che si teneva in piazza della Libertà. Il banditore era un tipo particolarmente spiritoso e non mancavano durante la vendita allusioni e battute salaci. Il ricavato del banno serviva per far celebrare messe di suffragio per i defunti. Durante il Carnevale si ballava nei locali pubblici (cantinaccia, comune, Università agraria) o in case private. La gente si mascherava e le maschere che si recavano in casa di privati dovevanofarsi riconoscere dal capo famiglia (ordinanza del 1829). La maggiore libertà di cui si godeva in questo periodo favoriva nuovi incontri, ma minacciava rapporti già consolidati: " Per Carnevale ce se pija e ce se lascia " Primo Maggio Festa delle cantine sociali con vino gratis per tutti, musica e panini. Una volta si facevano infiorate alle ragazze, sia per corteggiarle, sia per prenderle in giro. San
Lanno Martire E' la festa del Santo Patrono che ogni 10 anni è celebrata con maggiore solennità (il festone; il prossimo nel 2010). Per la prima volta nel 1758 la processione uscì dalle mura e si recò, attraverso i prati, fino alla chiesetta del martirio, per dar modo ai numerosissimi fedeli accorsi dai paesi vicini, che non erano potuti entrare nel borgo per mancanza di spazio, di vedere le spoglie del Santo. Alla vista dei prati calpestati dalla folla qualcuno coniò il detto: " San Lanno scianca ill'erba " Corpus Domini Le strade del centro storico vengono abbellite con festoni, sul selciato si stende un tappeto di fiori disposti a costruire motivi geometrici o simboli sacri.
Sant'Antonio da
Padova Durante la messa del mattino viene distribuita ai fedeli la pagnottella benedetta, che viene conservata per tutto l'anno e fatta mangiare a persone o animali malati.
San
Rocco E' il santo "coprotettore". per quindici anni in questo periodo si è tenuta la Mostra dell'Artigianato Vasanellese. per i contadini è la data di inizio della raccolta delle nocciole, cui segue quella della uva, da qui il detto: " San Lanno fa i debbiti, San Rocco li paga " 2 Novembre Fino a poco tempo fa i ragazzi giravano per le case chiedendo doni e recitando una minacciosa filastrocca: " Fate la carità di morti sinnò di vii cacciamo i l'occhj " Vigilia di Natale La sera, a cena, il capofamiglia recitava le preghiere di ringraziamento e quelle in onore dei morti. Durante la notte si lasciava sul fuoco acceso il "ciocco di Natale" e sul tavolo era posto un tozzo di pane che era poi conservato per tutto l'anno. Una "franciottola" dice che la notte di Natale gli animali acquistano per pochi minuti la parola; è dunque opportuno dar loro una razione di cibo abbondante perchè abbiano la bocca occupata e non parlino male dei padroni.
Sant'Anselmo Le nubili, prima di andare a letto, recitavano questa preghiera: S. Anselmo, S.
Anselmo Si metteva quindi uno specchio sotto il cuscino e durante la notte quelle che si sarebbero sposate durante l'anno vi avrebbero visto l'immagine del futuro marito.
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