Notizie
Vetralla (12.943 abitanti) è un comune della provincia di Viterbo che dista dal capoluogo circa 18 km.
Storia
La posizione di Vetralla, dominante e facilmente fortificabile, nel cuore del territorio degli Etruschi è stata occupata con continuità a partire dall' Alto Medioevo. In epoca romana sulla via cassia a circa due km dagli insediamenti medioevali era presente una stazione della posta; tuttora nei pressi di S. Maria di Forcassi sono presenti alcuni muri e parte della pavimentazione del Forum Cassii romano. Nel tardo impero la popolazione, ridotta numericamente, si spostò nell'attuale posizione più facilmente difendibile.
La piccola fortezza venne incorporata nei possedimenti papali fin dalla loro origine storica grazie alla Donazione di Sutri (728) effettuata dal re longobardo Liutprando a favore del papa Gregorio II; tra gli anni 1110 e 1134 fu sotto il dominio dei signori di Viterbo. Dal 1145 il papa Eugenio III si installò a Vetralla per sfuggire alla violenza e alle lotte intestine di Roma; da qui indisse la Seconda Crociata con la bolla Quantum praedecessores.
Il territorio fu a lungo conteso tra i papi e i signori di Viterbo e, ancora oggi a titolo commemorativo il sindaco di Vetralla nella cerimonia dello Sposalizio dell'albero riafferma i diritti del comune sul controllo di Monte Fogliano.
Questo feudo fu assegnato nei secoli a varie famiglie nobiliari legate al papato: per primi gli Orsini, poi i Di Vico fino al 1435 quando l'ultimo signore, Giacomo di Vico, fu rimosso dal cardinale Giovanni Vitelleschi, imprigionato nella fortezza di Soriano e decapitato. Vetralla passò poi al cradinale Giovanni Borgia (1474), a Lorenzo Cybo (1529), e al cardinale Alessandro Farnese nel 1534.Vetralla fu testimone di episodi della Campagna garibaldina del 1867. Ballarati Achille nato a Vetralla l'8 gennaio 1822, Tenente combatté nel Veneto con il battaglione universitario, ospitò Garibaldi in casa a Valmontone nell'aprile 1849. Deceduto nel 1883.( archivio privato direttore del Museo nazionale di Mentana ) vedi www.museomentana.it