Civita Castellana

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Civita Castellana (01033) Dista 26 Km. da Vasanello

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 Recapiti del Comune

Comune di Civita Castellana Piazza G. Matteotti, 3 0761.5901 0761.590416 E-Mail Sito Web Ufficiale

Notizie

Civita Castellana (VT) è un comune con oltre 16.000 abitanti, è a pochi chilometri da Roma e dista dal capoluogo circa 60 km. E' situata su uno sperone tufaceo, tra le profonde gole di due affluenti del Treia, ai piedi dei monti Cimini, lungo la via Flaminia, nel cuore dell'affascinante Regione della Tuscia, zona ricca di luoghi di notevole interesse storico, artistico e naturalistico.

Cenni Storici

La storia di Civita Castellana inizia con quella dei falisci, una popolazione che si collocava tra la civiltà degli etruschi e quella dei romani. Le prime tracce di questa civiltà provengono dagli scavi dell'antica Falerii Veteres, che aveva rapporti commerciali con tutto il bacino del Mediterraneo. La maggior parte dei ritrovamenti di grande valore si trovano nel Museo nazionale dell'Agro Falisco che raccoglie anche i reperti rinvenuti nell'area falisca. Un popolo guerriero, quello dei falisci, che si scontrò inevitabilmente con la vicina Roma. Sconfitti, i falisci furono letteralmente cacciati dal sito fortificato di Falerii Veteres e costretti a fondare un'altra città su di una piana distante cinque km. La nuova città si chiamò Falerii Novi. Dieci secoli dopo, i falisci iniziarono a tornare nella città abbandonata, in seguito alle guerre gotiche e alle invasioni longobarde, dando vita a uno sviluppo urbanistico che ancora oggi conserva il suo tessuto medioevale. Falerii Veteres divenne così Civita Castellana. Nel corso dei secoli successivi Civita, sarà il luogo dove Papi come Clemente III, Adriano IV, troveranno rifugio in situazioni di estremo pericolo. Durante il periodo del Rinascimento ci furono delle lotte tra due famiglie: i Di Vico e i Savelli fino a quando, nel 1426, la Santa Sede non riaffermò la propria giurisdizione. Da quel momento la città seguì le sorti dello Stato della Chiesa e molti furono i papi che nel corso degli anni la visitarono e vi soggiornarono. Tra questi non possiamo non menzionare Alessandro VI, Giulio II, Pio VI. È sotto il pontificato di Alessandro VI Borgia che iniziarono i lavori nel forte Sangallo. Era l'anno 1494. L'evento più importante del XVI secolo invece, fu l'attacco che i Lanzichenecchi sferrarono a Civita Castellana nel 1527. Questi per ben due volte cercarono di impossessarsene, avendone compreso l'importanza strategica. Questa però riuscì a resistere. Fu in tale occasione che l'archivio cittadino venne bruciato. I secoli XVII e XVIII furono di pace. Così ci si preoccupò di realizzare alcune opere pubbliche. Nel 1589 venne realizzato ponte Felice, nel 1609 la variante della via Flaminia, nel 1709 il ponte Clementino ed il collegamento tra la Cassia e la Flaminia voluto da papa Pio VI risale invece al 1787. Le idee della rivoluzione francese, ben presto si diffusero in tutta Europa, Italia compresa. Raggiunsero anche Civita Castellana tanto che, nel dicembre del 1798 le truppe francesi, guidate dal generale MacDonald (e facenti parte dell'armata del generale Championnet), sconfissero le truppe napoletane guidate dal generale Mack. L'anno seguente gli Aretini si unirono agli altri nemici dei francesi, ed attaccarono Civita Castellana. I francesi ben presto si riappropriarono della città e la controllarono fino al 1815. Nel 1860 i garibaldini diretti a Mentana, si fermarono a Civita. Il 12 Settembre del 1870 vi sostò lo stesso Vittorio Emanuele II, diretto verso Roma con il suo esercito, che liberò la città, annettendola a quello che poi sarebbe divenuto il Regno d'Italia. È nel secolo XIX che a Civita Castellana inizia una svolta economica ad opera di Giuseppe Trevisan, un "imprenditore" veneto che vi impianta le prime fabbriche di ceramica. Quella della ceramica è una vocazione antica, dovuta anche alla facile reperibilità dell'argilla presente nel luogo. Col passare degli anni, accanto al settore artistico si sviluppa anche quello industriale, che avrà il suo massimo sviluppo nel secondo dopoguerra. I settori di produzione sono i sanitari; seguono le stoviglierie. Nasce il distretto industriale che comprende anche i paesi limitrofi.

Economia

Ben il 70% della ceramica sanitaria nazionale proviene da Civita Castellana. Oggi, con la concorrenza dei paesi dell'Est, del Medio Oriente, e, soprattutto, della Cina, il distretto, specie nel settore delle stoviglierie, sta conoscendo una crisi profonda. Per uscirne, come da più parti si raccomanda, occorre puntare sulla qualità dei prodotti e a maggiori investimenti nel settore. Civita Castellana è anche un centro agricolo con produzione di tabacco e frumento e allevamento di bovini e ovini, la città possiede industrie estrattive di (tufo, travertino e argilla), industrie chimiche, meccaniche, della lavorazione del legno e, dalla fine del Settecento, delle ceramiche.

Ambiente

Parco Suburbano Valle del Treja

Monumenti e Musei

  • Il Duomo, costruito dai Cosmati con facciata del XII secolo e portico a grande arco centrale del 1210 (arricchito da mosaici policromi dei marmorari romani Cosmati) e con una grande cripta dei secoli VII e VIII;

  • Museo della Ceramica;

  • La chiesa S. Maria del Carmine;

  • Palazzo Onorati;

  • Chiesa di San Francesco;

  • Palazzo Montalto;

  • Palazzo Petroni - Trocchi;

  • Porta di Giove;

  • L'Abbazia di S. Maria in Falleri;

  • Chiesa di San Gregorio;

  • La necropoli della via Amerina.

Musica

  • Nel mese di luglio, si svolge il Civitafestival, che consiste in concerti di musica classica, musica jazz e musica moderna, balletti ed altre iniziative all'aperto.

Tradizioni e Feste

  • Vengono effettuate intorno alla metà di settembre alcune rievocazioni storiche di antiche feste medievali, con corse, giostre e sfilate in costume con dame e cavalieri.

  • Importante evento storico e culturale di Civita Castellana, è il Carnevale.

L'evento si apre il 17/01 di ogni anno con il trasporto del cosi' chiamato "o Puccio", in piazza Matteotti. Durante il periodo carnevalesco ci sono numerose iniziative: la sagra dei frittelloni, il Giovedì Grasso si può assistere alla nota sfilata allegorica dei bambini organizzata da tutte le scuole, e per concludere le 3 meravigliose sfilate dei carri allegorici,svolte le ultime due domeniche e il Martedì Grasso, che si chiude con l'ultima sfilata di carri allegorici, il ballo in piazza Matteotti e a notte inoltrata, il saluto al Carnevale con il falò del "Puccio" e infine i fuochi d'artificio.

Tradizioni e Feste

Dialetto

Il dialetto di questa città è il civitonico, che comprende molte parole del dialetto romanesco, in quanto sia molto vicina geograficamente alla Capitale.

Al tempo dei falisci era diffusa la lingua falisca.

Cucina Tipica

Carciofi alla Romana; - Trippa Alla Romana; - Pizza di Pasqua;

Pizza con i Fiori di Zucca; - Frappe; - Frittelloni; - Scroccafusi; - Ciambelle e San Bastiano.

Curiosità

Papa Gregorio V le attribuì il nome di civitas, (città - cittadinanza) da cui "Civita". "Castellana" si riferisce al dominio che il luogo aveva sui castelli circostanti.

Riconoscimenti

La sua importanza produttiva ha fatto si che:

1 - L’area del distretto è stata ammessa per la prima volta a beneficiare degli incentivi agli investimenti previsti dall’Unione Europea per le zone Obiettivo 2 del sessennio 2000/2006.

2 - La ceramica civitonica ha ricevuto dal Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato il marchio DOC per la ceramica artistica tradizionale.

3 - La Regione Lazio ha approvato una legge sul riconoscimento del distretto industriale nella quale Civita Castellana è risultata l’unica ad avere le richieste caratteristiche;

  • La Biblioteca Comunale

E' stata insignita anche del Premio di Qualità da parte della Regione Lazio e dispone di alcune sezioni specializzate: ceramica, etruscologia, emigrazione italiana all'estero, linguistica e una sezione dedicata alla storia e cultura salentina.

Siti Web

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Orari
Autobus

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Vasanello C. Castellana:    06,30 (1) - 07,10 (SC) (4)

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C. Castellana - Vasanello:  12,10 (1) (SC) - 15,10 (SC)

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