Per Capire
Meglio la Mezzadria
Incontro con i Signori Mariani
Nel corso della nostra ricerca sui casali
abbiamo potuto notare che la gran parte di essi apparteneva
alle due famiglie più cospicue di Vasanello: Mariani e Chiodi.
Per conoscere meglio quella dei signori Mariani ed avere notizie circa l'origine della
famiglia, dei possedimenti terrieri e per conoscere anche il rapporto che intercorreva tra loro e i coloni
mezzadri, ci
siamo rivolti alla signora Franca e al signor Giuliano, sorella e fratello di Antonio e
Maria e figli di Egisto
(Monsignore e il "sor" Giusto erano i fratelli di Egisto), che ci hanno
gentilmente ricevuto e parlato della
loro famiglia e dei beni di cui erano proprietari già all'inizio del Novecento.
La famiglia ha origini molto antiche e risale al XVI secolo.
Prima di diventare
proprietaria di terreni e
casali nel nostro territorio, possedeva già centinaia di ettari a Gallese-Montilapi, la
proprietà Nesbit era
costituita dalle terre di Enrichetta Mariani, cugina di Salvatore.
All'inizio di questo
secolo, si sa, i beni di
Bassanello passarono alla Banca d'Italia e da questa all'Università Agraria in uso ai
contadini del luogo,
mentre il castello venne acquistato da Monsignore Misciattelli, alto prelato vaticano
della famiglia pontificia di Pio X, che lo restaurò.
La famiglia Mariani, a sua volta, acquistò in
"enfiteusi perpetua" molti
terreni dai marchesi Misciattelli, i quali tennero per sè il castello e alcune
proprietà.
I Mariani affrancarono solo negli anni '30-'40 tali terreni, tra cui ricordiamo: Pian del
Principe, Due Mole,
La Vigna, la Torretta, i casali di Aquilino, di S. Giuseppe, di Morenice, il casale del
Ponticello, di Campo Morto ecc., inoltre molte proprietà sparse dove il rapporto di
mezzadria con i contadini era piuttosto elastico, alla buona.
Il rapporto era ben preciso, invece, e stabilito per contratto se il mezzadro viveva nel
casale con la propria famiglia.
In questo caso egli doveva dare al padrone metà dei
raccolti di grano, uva, nocciole,
legumi o altro metà degli animali d'allevamento.
Abbiamo chiesto se la riforma agraria dei primi anni '50, che portò all'esproprio di
molte terre in tutta
Italia (650.000 ettari) e alla crisi della mezzadria condizionò il rapporto
proprietario-colono anche qui,
nella nostra zona e il signor Giuliano ci ha spiegato: "la legge De Gasperi del 1954
ha influito in maniera così negativa che portò alla fine della mezzadria: i contadini esigevano il 70 % ed anche di più,
i proprietari non
riuscivano nè a vendere, nè a riprendersi l'immobile per cui dovettero giungere ad un
compromesso con il mezzadro: lasciare loro il casale e una parte del terreno agricolo per
poter vendere tutto il resto della proprietà".
Terreni e Casali Mariani Fino al Periodo della
Mezzadria