Nell’anno dei festeggiamenti per il
Festone di San Lanno Martire 2010, la Classe 1970, si è prefissata, come
compito principale, quello di realizzare un progetto che potesse portare
nuovo splendore alle opere e ai luoghi di culto del Santo Patrono.
Da subito è stato interpellato il
nostro parroco Don Vincenzo Prato per capire quale fosse l’intervento
più urgente da fare per salvaguardare questo nostro patrimonio economico
e di fede. Ci si è prospettata, purtroppo, una problematica molto grave
che rischiava di colpire la più preziosa reliquia del culto del Santo
Patrono San Lanno, la statua in cera che lo rappresenta e che proprio
quest’anno dovrà essere portata in processione per tutte le vie del
paese come succede con cadenza decennale da sempre. Per cause ancora non
del tutto note, la statua realizzata nel 1887 dall’artista Gioacchino
Mortula, mostrava da diverso tempo macchie di muffa o funghi similari su
tutto il corpo e sui vestiti. Il parroco di Vasanello don Vincenzo Prato
ha ritenuto opportuno consultarsi con degli esperti, contattando
l’amministratore del Museo delle Cere di Roma Fernando Canini e
portandogli delle foto dell’opera a far valutare. Con decreto Vescovile
ed una sentita cerimonia religiosa, lunedì 11 Gennaio si è provveduto a
togliere i sigilli e ad aprire la bara del nostro San Lanno per estrarne
la statua e provvedere così ad una più attenta analisi da parte degli
esperti e alla seguente fase di restauro. Al momento del sopraluogo, in
data 13 Gennaio, lo stesso Canini, accompagnato dalla restauratrice
Giorgia Bono, hanno constatato che non essendo la statua posta sotto
vuoto e non avendo il benché minimo riciclo d’aria, si è ricoperta di
funghi e muffe dovute all’umidità provocata dalla condensa. La naturale
tendenza della muffa ad estendersi e a devastare il manufatto, rendevano
pertanto estremamente urgente un intervento di restauro e
riprogettazione della struttura, mal ventilata, che lo contiene. Il
restauro prevedeva i seguenti interventi: rimozione di tutti i punti di
muffa presenti sul corpo della statua, saldatura in cera della
spaccatura sul piede sinistro, reintegro delle sopracciglia, ciglia e
capelli, ripulitura del vestito e ripristino del colore sulle parti
graffiate. In più è stato consigliato di praticare dei fori sui vetri
della bara e di rimontare i vetri della teca esterna con dei
distanziatori per permettere il ricircolo d’aria. Il costo elevato di
questi interventi è stato sottoposto all’attenzione della Classe
Festeggiamenti 1970 che, capendo immediatamente l’importanza del
progetto, ne ha votato all’unanimità la copertura totale con i propri
fondi. Si è potuto così iniziare il restauro durato una settimana e le
sapienti mani di Giorgia Bono, che ultimamente ha realizzato la maschera
funeraria del Beato don Carlo Gnocchi, hanno riportato all’antico
splendore la statua in cera di San Lanno. La fattura del Museo delle
Cere di Roma, con l’ammontare totale dell’intervento, è a disposizione
di chiunque voglia vedere quale ne sia stato il costo, sostenuto con il
denaro che la Classe 1970 ha raccolto grazie alle manifestazioni che ha
realizzato e al continuo e sempre costante sostegno dei cittadini e dei
commercianti di Vasanello, che ringraziamo. Conoscendo il profondo
sentimento che lega ogni singolo paesano di Vasanello al nostro Santo
Patrono San Lanno e a tutto quello che lo rappresenta, difficilmente
possiamo pensare di non aver fatto una cosa giusta. La Classe 1970 darà
il massimo dell’impegno per organizzare un Festone 2010 che renda onore
al nostro Patrono e accontenti tutti i vasanellesi, ma nulla di ciò che
faremo ci potrà rendere più fieri e orgogliosi del nostro mandato come
la realizzazione del restauro della statua in cera del nostro amatissimo
San Lanno.
Il
Comitato Festeggiamenti Classe 1970 - 28.01.2010 |